2250 è il titolo del nuovo lavoro in studio degli Esche, band monzese di tre elementi attiva musicalmente dal 2007.
Dopo l'ep omonimo arriva questo disco di dieci brani che propongono un pop-rock melodico fortemente influenzato dalle band nostrane di inizio anni Duemila, con frequenti incursioni di sonorità anni '80 e '90. La title-track riesce a convincere al primo ascolto, con una linea vocale a dir poco radiofonica e con sonorità che riprendono trame di indie-rock che sembravano scomparse dal circuito nazional popolare. Ancora meglio il brano "Restare", molto pop nel dna ma per nulla scontato nell'arrangiamento e nella struttura. Il trio monzese riesce a dare il meglio di sè quando si tratta di cercare la melodia, ma non viene meno quando si approccia a brani come "Costante assente", con le sue incursioni chitarristiche che si avventurano in territori decisamente più rock.
Nonostante 2250 sia un disco che sembra aver ascoltato mille volte, possiamo affermare con serenità che si tratta di un lavoro ben fatto e credibile, che riesce a dire la sua in mezzo alla (quasi) totale assenza di progetti simili in questo periodo storico (sembra assurdo, ma è così). Gli Esche si lasciano guidare con il pilota automatico su sentieri più volte battuti dalle nostre band nazionali, ma allo stesso tempo lo fanno con un'abnegazione decisamente efficace.
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