After Dark, My Sweet THE RIFT 2021 - Sperimentale, Post-Rock, Ambient

THE RIFT precedente precedente

L'ottimo esordio del chitarrista tra ambient, post-rock ed elettroacustica

‘The Rift’ è l’esordio di After Dark, My Sweet, suggestivo moniker del progetto solista a firma del chitarrista Massimiliano Santoni, sei tracce per un breve album ambient che parte dalla sei corde e maneggia con grazia la grammatica post-rock. Il musicista trentino gioca però sulla sottrazione degli elementi più tipicamente rock e si sofferma sulla prima parte del binomio: le dinamiche musicali ed emotive dei brani, con crescendo concisi ma ricchi di pathos, i plateau ambient su cui la chitarra ricama arpeggi cristallini, con dei tocchi esecutivi che ricordano da lontano una certa scuola emocore (Fragments Garden). Su questa impostazione sonora il discorso procede a volte verso una dimensione più narrativa, come con lo spoken words quasi à la Massimo Volume insieme a Caterina Nebl (I See You), altre verso le suggestioni ieratiche degli pseudo-cori di Lost Ritual o in direzione di territori elettroacustici con Tide Life. Il punto forte di After Dark, My Sweet è proprio nella cura delle texture, un lavoro tridimensionale che costruisce le tracce sopra o intorno a field recording, manipolazioni sonore e frammenti di musica concreta. A dimostrazione che forse si stanno (di nuovo?) assottigliando le barriere con la musica sperimentale, intesa come peculiare pratica della materia e della gestualità sonora. Un discorso che ritroviamo anche in album come questo, che non etichetteremmo come “musica sperimentale”, e in cui la complessità dei layer di suono non è mai d’ostacolo alla fruibilità delle melodie o delle atmosfere.

---
La recensione THE RIFT di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-25 18:42:54

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia