Un po' di sano rock, con una batteria che sposta i palazzi, un basso che li fa tremare, una chitarra che spalanca le finestre e una voce che spacca tutti i vetri.
Black&Violet è il primo ep dei B-Side|Oceans, band votata al garage rock, stile che ritroviamo in pieno, senza compromessi in queste prime cinque tracce della loro carriera.
Subito dalla prima traccia si capisce bene chi è che comanda: la voce, femminile, carismatica, che non ha paura di mettersi a capo di una band che sa come fare lievitare i decibel.
La batteria parte e non si ferma più, in un quattro quarti lungo tutte le tracce, ma colorandosi ora di rock, ora di funky, ora di dance. Stiamo parlando sicuramente del motore trainante del sound di tutta la band, come è giusto che sia per il genere proposto. Il suono è molto presente e il trattamento di grancassa e rullante rende le pulsazioni ancora più potenti.
Pulsazioni sulle quali si poggia alla perfezione il basso che raramente si muove dalle frequenze dalle quali prende il suo nome, ma quando lo fa, lo fa per raddoppiare con classe i riff delle chitarre e fraseggiare con queste.
Chitarre sempre in vista, la spalla perfetta per far poggiare la voce sulle sue frasi e i suoi riff. Grande varietà di suoni, dai clean dei break più vuoti, passando per overdrive poppettari e arrivando a fuzz belli pieni. Il tutto con un grande gusto e ricerca delle frequenze giuste per non appesantire o rischiare di tirare indietro la linea vocale.
Capitolo a parte per tastiere ed effetti che, come è giusto che sia per questo genere, servono più che altro da collante per amalgamare il sound.
Ci sono così tanti riferimenti e suggestioni dentro questo ep che è impossibile mettere dentro tutte le ispirazioni che ci sono in solo cinque brani. Sicuramente ci sono echi dei Cranberries, ma un po' più moderni nel sound, i Talkin Heads, quando cassa e basso suonano in quarti e sembra subito Psycho Killer e tanti altri esponenti di questo mondo un po' borderline tra pop rock e garage rock.
Al livello di arrangiamento suona tutto alla perfezione e ogni strumento è come ci si aspetterebbe di sentirlo, quindi l'aspettativa dell'ascoltatore è pienamente soddisfatta. Di conseguenza al buon punto di partenza degli arrangiamenti, anche missaggio e mastering sono ineccepibili e restituiscono a chi ascolta un sound aggressivo e non eccessivamente patinato, come purtroppo spesso succede in studio, quando la spontaneità dell'atto creativo va un po' a perdersi. L'ascolto è fluido e lascia un po' d'appetito nell'attesa del primo Lp, sperando che arrivi presto.
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La recensione Black&Violet di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-30 00:00:00
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