Il crossover come biografia esistenziale e musicale, ovviamente
Marco Pernice è una di quelle persone e artisti che cento ne pensano e diecimila ne fanno. A conferma di questo detto, un poco rielaborato, c'è Electro Anthology, il suo nuovo lavoro. Un lavoro incredibilmente denso di cose, fatti, situazioni e, soprattutto, riff elettronici, funky e "spessi" come solo un artista di lungo corso come Marco Pernice è in grado di mettere in campo.
Prendete, ad esempio, Elvis o anche Nevada, le prime due canzoni del disco. Questi due pezzi sono una sorta di ode a tutte le influenze, passioni e emozioni soniche che Pernice ha provato, suonato e trasmessa nella sua carriera-vita. C'è infatti un'attitudine funky e godereccia che domina su tutto, è vero, ma c'è anche l'elettronica un po' scollacciata da serata ammiccante e sexy come ci eravamo dimenticati di poter fare ed anche, perché è sempre cosa buona e giusta, un pizzico di crossover che non guasta mai.
Ne viene fuori un'alchimia che, come ricordato poco fa, a mio modo di vedere, risulta ben compiuta nelle prime due tracce, meno bene nelle successive, in particolar modo in Latin Dream, dove gli elementi paiono amalgamarsi con più difficoltà tra di loro. Tuttavia, l'avete intuito: il lavoro è bello, la materia è feconda e i riff ci stanno. A mischiare le cose, evidentemente, non ci si sbaglia mai.
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La recensione ELECTRO ANTHOLOGY di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-06 08:16:16
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