Cammino controvento e tante anime per una sola artista.
"Pamela Guglielmetti ha cominciato come danzatrice professionista al Teatro Nuovo di Torino per poi lavorare per diversi anni come coreografa, attrice e danzatrice. Con l’Archivio Storico Olivetti nel 2004 ha recuperato le memorie di una delle massime esponenti della psicoanalisi italiana Luciana Nissim Momigliano (in particolare sulla sua prigionia nei lager nazisti), ridandole voce in “Una Vita”, spettacolo rappresentato nel 2015 al Teatro Franco Parenti di Milano e in numerose altre repliche. Una trasposizione teatrale in cui la voce gioca un ruolo fondamentale". Basterebbero queste, poche, righe di biografia per capire come Pamela Guglielmetti, autrice di questo Cammino controvento non sia propriamente la "classica" cantautrice. Infatti l'artista ligure arriva da un percorso variegato e stratificato che, come avete potuto notare, è solito mescolare le arti e i mondi.
Ed è così anche nella sua produzione, diciamo così, più legata alla canzone. Cammino controvento è, infatti, pur nella sua impostazione classica di album cantautorale, un lavoro interessante proprio perché è firmato da un'artista che ha avuto a che fare con tante forme d'arte.
E questo lo si può toccare con mano nel pezzo che, almeno per il mio modo di sentire e vedere, è il migliore del lotto, ovvero Filo scarlatto. Questa canzone è per forza compositiva, grado di biografia e composizione generale un gran bel pezzo che, almeno credo, rappresenta al cento per cento Guglielmetti come persona, autrice e artista.
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La recensione Cammino controvento di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-22 00:00:00
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