McKenzieZooloft2021 - Rock, Hardcore, Post-Rock

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Il circo metaforico di animali e creature che popolano la realtà in chiave punk rock arrabbiata

Con alle spalle l'album "Falene" masterizzato da Giulio Ragno Favero (Il Teatro degli Orrori) e la collaborazione con Umberto Palazzo, oltre a palchi ed etichette importanti, i calabresi McKenzie hanno pubblicato il disco "Zooloft", affinando sempre di più la loro idea di punk rock lo-fi.

"Zooloft" apre il disco con un urlo contro le dinamiche del "mercato" umano e musicale circostante, mentre "Varenne" è dedicata al celebre cavallo da corsa omonimo, una storia di riscatto che può accomunare le vite dal sapore aspro di ogni uomo e donna. "Cavallette" è un attacco alla stupidità umana che mette a rischio il pianeta, mentre "Rosa M" e "Medusa" sono sorelle intense, ispirate e tragiche. "Cocorita" fa sedere attorno allo stesso tavolo con rabbia e ironia tutti i pappagalli della società, che sono comunque meno dannosi degli "Avvoltoi" pronti a gettarsi in picchiata su chi è in difficoltà per dargli il colpo di grazia. "Murene" è un sentito addio che chiude il disco, impreziosito come "Medusa" dai violini di Nicola Manzan (Bologna Violenta).

Con l'utilizzo delle voci, della chitarra, del basso e della batteria, il trio di Lamezia Terme (Catanzaro) riesce a creare l'immaginario potente di un circo metaforico di animali e creature che popolano la nostra realtà. La band ha senza dubbio la rara capacità di trasmettere messaggi impegnati con originalità ed energia rock, per cuori arrabbiati.

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La recensione Zooloft di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-28 10:32:46

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