Disco gypsy-jazz sospeso tra i decenni, per un progetto che si presenta con una chiara e riconoscibile impronta.
Epoche e luoghi geografici lontani azzerano le distanze nell'arte del Gypsy Club, un sodalizio di stanza in Piemonte che si presenta con il disco omonimo di brani inediti, recentemente pubblicato con distribuzione Believe Digital.
Nove brani cantati in italiano e dalle influenze artistiche dai colori eterogenei: il respiro blues si abbina allo swing nell'ottica musicale dell'attitudine gypsy-jazz, il tutto insaporito da chitarra manouche sapientemente sversata qui e lì. Ma a prescindere dalle classificazioni di genere, è la capacità di introdurre l'ascoltatore nel proprio cosmo creativo a sorprendere: i quattro gypsy esprimono musica e parole in sospensione tra i decenni, come se il mondo analogico e digitale non fosse separato da alcuna barriera; emblematica, in tale prospettiva “Whatsapp dal 1943”. Ma tutto questo lavoro sull'immaginario non tocca mai punte di pesantezza: Gypsy Club coinvolge con un retrogusto di leggerezza e divertissement che lasciano ben più di un sorriso, come nel caso di “El Cardinal”.
Registro espressivo riconoscibile e molto personale, ma anche un certo gusto pop: i ritornelli si lasciano canticchiare già al primo ascolto, evidenziando come il lavoro della band piemontese non evada nel mero esercizio di genere ma intenda restituire al fruitore un valore aggiunto. Come esordio, commentare con “niente male” sarebbe a dir poco riduttivo; facciamo così: aspettiamo pazientemente un nuovo disco...ne vogliamo di più!
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La recensione Gypsy club di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-06 01:20:41
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