Francesco Bolognesi in arte Frabolo è un abile rapper e beatmaker toscano ma sottolineo subito che personalmente non sono d'accordo con le posizioni espresse in alcuni di questi suoi otto brani in termini di vaccini e pandemia, a partire dalla title-track dell'album "Sgomento", introduzione-manifesto di una persona che guarda a suo modo la nostra società alle prese con un'emergenza sanitaria internazionale. E' difficile affrontare certi argomenti, scientifici e sociali, tramite lo strumento della canzone perché persino il rap, forse il genere più ricco di parole in assoluto, non permette di approfondire e scendere nei dettagli di situazioni mediche o emergenziali, oltre al fatto che c'è il rischio di risultare retorici, populisti e inevitabilmente parziali ("Questo è un manicomio", "Politico" feat Lo Straniero).
Del brano "Limbo", ad esempio, è interessante il fatto che sia scritto dal punto di vista di un ragazzo di 16 anni abbandonato a se stesso fra lockdown e didattica a distanza, ma il pezzo funzionerebbe bene anche senza frecciatine a mascherine, punture e timbri; un discorso simile può valere per "Il meglio di te", una rap-ballad intensa e ispirata, all'ombra di una "dittatura invisibile". Ci sono poi due canzoni in particolare che dimostrano le capacità dell'autore: la prima è "Non può piovere per sempre", una bella canzone che affronta con delicatezza e poesia il tema della depressione. La seconda è "Una storia" che sa andare con forza contro le violenze sulle donne raccontando in modo diretto e duro uno storytelling: se all'inizio del testo c'è un "angelo custode" che vuole salvare la ragazza, a diventare protagonista poi è l'uomo che confonde l'amore con la follia.
Negli anni Frabolo ha aperto concerti di artisti come Frankie Hi Nrg-MC, Piotta, Assalti Frontali, Fabrizio Moro, Colle Der Fomento e Linea 77 e nello stile si sente l'influenza dei suoi punti di riferimento, Rancore e Caparezza, anche nell'utilizzo del timbro. Le sue capacità nella scrittura e nella resa musicale dei pezzi non sono in discussione e lui è pienamente consapevole dei suoi mezzi, come conferma la traccia "Ma che ci provi a fare?!" che chiude il disco: "Posso anche fare canzoni orecchiabili pur mantenendolo alto il mio livello tecnico, e questo è un esempio, scusate se accelero, il fatto è che ho il tempo contato, per questo corro come un pazzo dentro quella che è la tempesta del secolo, con un ombrello sfondato".
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