Mi è capitato a volte di trovarmi nel bel mezzo di qualche serata dark organizzata da questo o quel locale. Solitamente lo spettacolo era piuttosto deludente, non molta gente, facce sciupate, siparietti comici garantiti da qualche vestito di indicibile cattivo gusto. Ma una delle cose che spesso mi colpiva di più era la musica proposta. Ora, non saprei ipotizzarne le cause, ma mi sono imbattutto troppo spesso, a dispetto della grande quantità di musica e stili diversi che si possono riscontrare nell'attuale scena dark internazionale, in stantie sequenze di deathrock, batcave, new wave, tutto solitamente d'annata. Sembra quasi che la scaletta si sia bloccata un ventennio fa. Le poche canzoni nuove, se non esulanti del tutto dal contesto per carattere e natali, si mimetizzavano senza troppi problemi, riproponendo pedissequamente le stesse soluzioni, perdipiù con risultati peggiori. E così ci si riduceva spesso a sperare in un cambio di genere o, quantomeno, in un qualche cavallo di battaglia di Cure o Bauhaus.
Partendo da queste considerazioni, ero un po' (stupidamente) scettico prima di ascoltare il nuovo lavoro dei Chants of Maldoror, uscito ben cinque anni dopo il loro esordio, "Thy hurting heaven". Il timore di trovarsi di fronte ad un altro disco dagli esiti anonimi era alto, datene i riferimenti (Christian Death per citarne uno). Ed invece questo "Every mask tells the truth" mi ha sorpreso. Nonostante lo stile rimanga di chiara matrice anni '80, brani come "Wounded canvas" o "Where the lord lies", senza contare la bella cover degli Ultravox "We stand alone", suonano freschi e riescono subito ad accattivarsi l'ascoltatore. L'intero album si mantiene su livelli qualitativi alti per tutta la sua durata, anche gli intermezzi strumentali si rivelano molto piacevoli e d'atmosfera. I Chants of Maldoror hanno dimostrato di aver stoffa, e se nel futuro riusciranno ad uscire sempre più dagli schemi del genere possiamo attenderci vere gemme. Disco consigliato, a tutti.
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La recensione Every Mask Tells The Truth di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-04-28 00:00:00
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