Radiazioni Sonore Artificiali Non Coerenti è il titolo del quinto lavoro discografico di Davide Buzzi. Il disco fa parte di un progetto artistico più ampio: si tratta infatti del secondo capitolo di una trilogia ancora da completare. Realizzato a metà strada fra il Ticino e Milano, è composto da ben 12 tracce tra cui oltre agli inediti sono presenti una cover di Ivan Graziani in versione folk-rock ("Fuoco sulla collina"), un brano inedito di Massimiliano Lazzarato ("Sette fili"), uno del cantautore ticinese Vittorio Castelnuovo ("L'emigrante") e una canzone quasi inedita di Graziano Rossi ("Tempo perso"), apparsa per la prima volta nel 1987 su un' audiocassetta ormai introvabile.
L'album ha un'impronta cantautorale che pesca arrangiamenti dal pop e dal country americano, senza dimenticare la dimensione tradizionale della musica d'autore italiana. L'inizio spiazzante di "Come stai?" ci proietta in maniera sorprendente in un brano che potrebbe essere stato scritto a quattro mani da Gianluca Grignani e il Vasco Rossi dei tempi di "Rewind", ma già con la successiva "Tempo di un respiro" l'allarme rientra parzialmente, con la forma canzone che prende la forma di una bandiera country-pop a stelle e strisce che sventola sopra il lago di Lugano. Per il resto, si tratta di un concetto di cantautorato abbastanza superato, eccetto momenti davvero profondi come quelli di "Amico ciao", tra i brani più riusciti ed emozionanti del disco.
Le atmosfere rockeggianti non bastano a farci esaltare, ma Davide Buzzi riesce comunque a confezionare un album gradevole ed efficace che piacerà agli amanti di un certo pop-rock anni '90.
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