Gruppo esordiente che propone una demo eloquente. Sono appena nati, nel settembre 2004, hanno partecipato a qualche festival locale ed hanno condensato in due demo il loro percorso. Niente revival sintetici per i Baby Blue che invece puntano dritto al cuore del rock, &roll, psichedelico, folk, noise o blues che sia. Il loro nome, e non solo, è un omaggio a Bob Dylan. La loro anima è presa in prestito ai Pixies ed ai Velvet Underground nei giorni festivi. L’ossimoro delle due voci dà l’effetto di Gracido vs blues pennellato di dolcezza, e conduce il gioco nell’orda dei ritmi ossessivi e dissonanti. Stressature e caos venano uno stile aggressivo, che non risparmia nulla, che si propone in tutta la sua crudezza e fecondità. In casi-limite, come immaginarsi Billy Corgan che canta "The Murder Mystery" in deliranti ballate stile Black Heart Procession. Cupi e profondi come un fiume che entra dentro la terra. Ma kitch e selvaggi come una cow-girl vestita di sintetico blu. Voci urlanti di lupi che provano emozioni. Convincenti, rugginosi, streganti. Forse stregati Baby Blue.
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