Un disco che si chiama come un film molto bello non può essere di certo brutto
Tutto, almeno per me, è racchiuso dentro a una canzone e questa canzone è Paradise. Perdonate se inizio così, in modo un po' pressappochista ma anche molto onesto. Paradise è per me la quintessenza di quanto possa dare, in termini di emozioni e di bellezza intrinseca, un disco come questo Adventureland degli Oregon Trees. Ora il gruppo è da una vita che infiamma i palchi di mezza Italia con il suo mix di pop, indie-rock e, vaghi, elementi shoegaze eppure in questo 2021 così strano e per certi aspetti sospeso, la loro musica suona più attuale che mai.
Già perché è proprio la componente di fedeltà, a una certa linea stilistica, magari anche a dei determinati valori o, più semplicemente, a un tipico modo di essere che rendono gli Oregon Trees così piacevoli da ascoltare. E poi, ovviamente, ci sono le canzoni. Pezzi solidi, anzi solidissimi che come la già citata Paradise, che come avrete immaginato è di gran lunga la mia preferita, ci mostrano come a volte la musica sia una cosa dannatamente semplice. Eppure, in questa traccia di semplicità, ci sono anche tanti bivi, scorciatoie, passaggi segreti e vie di fuga: perché la band di Brescia è sì alfiere di uno stile musicale ben riconosciuto e riconoscibile ma anche in grado di donare tutte le declinazioni possibile dello stesso. Un po' come "il motto" degli Stati Uniti: "in pluribus unum".
Un basso, una batteria, una chitarra che spazza il tempo e una voce che canta tra il trasognato e il disincantato. Non sono tanti ingredienti, non è nulla di nuovo sotto il sole o neppure niente di particolarmente patinato: solo musica, musica bella che, in questo pomeriggio grigio, pompa dalle nostre casse nella redazione di Milano.
E, come per magia, tutte le cose vanno al loro posto, perfino la bolletta che ci siamo dimenticati di pagare stamattina: per fortuna un'altra giornata di lavoro è (quasi) finita e potremo tornare a casa a rivedere Adventureland, quel film che nessuno conosce ma che ci piace tanto.
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La recensione Adventureland di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-02 08:35:51
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