Eravamo stati cauti, ai tempi dell’esordio, nei confronti dei Super Elastic Bubble Plastic, siccome “The Swindler” aveva suscitato non pochi apprezzamenti da parte della stampa di settore e qualche mugugno proprio su queste colonne.
Con “Small rooms”, invece, bisognava in qualche modo dimostrare indiscutibili qualità compositive, per fugare ogni dubbio sullo spessore effettivo della proposta. Sicché in appena mezz’ora concentrano 11 tracce in cui vincono la scommessa e convincono appieno: più maturi, più incisivi, più scuri, confezionano un disco che con una produzione più blasonata avrebbe sbancato le classifiche indie d’OltreOceano. Qui, invece, “ci mette le mani” ancora Giulio Favero, e tira fuori il soul dei tre mantovani (coadiuvati nell’occasione dall’amico Paolo Mazzacani) come forse nessun altro in Italia oggi sa fare.
Il risultato sono canzoni sul filo del rasoio di scuola Dischord, ricche di controtempi e accelerazioni violente (“Rage Age”, “16 Bits Vs 16 Tricks On 2”), di atmosfere elettriche e tempestose (l’azzecatissima apertura di “In John Shoes”, “So shy”). In mezzo a tutto ciò, i Nostri si ritagliano anche lo spazio per rallentare il ritmo e azzeccare un mid-tempo sincopato come “Need a gun” ma - soprattutto - ma anche un ipnotico lento che ricorda nel suo incedere il migliore Songs:Ohia (“Hold on”).
Un disco che conferma alla grande una formazione che di questo passo riuscirà a competere con i nomi internazionali senza alcun timore reverenziale.
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La recensione Small Rooms di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-06-30 00:00:00
COMMENTI (54)
che palle sti discorsi di raccomandazioni e stronzate varie!piuttosto che apprezzare il fatto che delle musica piuttosto buona emerga dal sottobosco e che magari quacuno si possa interessare a gruppi capaci e nn a merda stile Finley,voi nn avete altro da fare che sindacare appena un gruppo ha un minimo di riscontro mediatico...come del resto tutti fanno per i Verdena,sl perché vendono di più e vanno su mtv.Pure i Nirvana hanno testi discutibili eppure hanno saputo spaccare ugualmente.Siete troppo critici e rompicoglioni
I SEBP sono un gruppo fantastico, se ascoltate bene ci sono tematiche, racconti e messaggi.
Per ciò che riguarda le raccomandazioni...ho solo un pensiero...
Brutta l'invidia eh?...
Grande album
IDEM
Anche se non mi piacciono, sono d' accordo con il ragionamento...
nel genere preferisco di gran lunga questi ragazzuoli daylightseventimes.net
quoto, sono un ottimo gruppo! può sembrare strano ma a me ricordano i casino i bush (che secondo me sono stati molto sottovalutati peraltro)
gli elastici sono na buona band. chi suona come me...sa quanta fatica c'è dietro. non saranno la cosa più nuova al mondo, ma quel che fanno è di QUALITA'. cara grazia che ci sono ancora rock band di un certo tipo qua in italia. need a gun è una canzone bellissima, come feel sleepy e altre...quindi, basta cazzate.
ah, e non toccate i qotsa.
acty leggiti il testo di go with the flow, appendilo in camera. e mentre lo guardi pensa: "questa è la perfetta sintesi di ciò che ho sempre sentito..." perchè sfido chiunque a non ritrovarcisi
urca madonna!!! la brutta copia dei PJ? Allora non ho capito un cazzo, come al solito... :[
ad esaltare un gruppo che sembra la brutta copia dei pearl jam...
ma andate a lavorare...
dal danaro