Un piccolo capolavoro di vero cantautorato italiano: malinconia e intimità caratterizzano l'estetica di otto brani profondi e decadenti.
Canzoni quasi d'amore è il titolo del nuovo lavoro discografico di Davide Mangione, cantautore classe '87 con diversi anni di formazione ed esperienza alle spalle.
In questo album di otto brani, Mangione ci parla di relazioni e di come queste si siano velocemente trasformate, andando a costituire solo un elemento di supporto ad una routine sentimentale quotidiana sempre più schiava dell'indifferenza e dell'abitudine. Emozioni e sentimenti sono diventati oggetti di consumo di una società che punta tutto sulla quantità piuttosto che sulla qualità. Il cantautorato di Mangione affonda le radici nelle atmosfere tradizionali e seminali dei nostri anni '60 e '70, con chiari riferimenti al Battisti più malinconico e sperimentale, nonché ai lavori più profondi di Moltheni. Tracce come "E poi torna la voglia di te" e "Bene" ci forniscono strumenti adeguati ad un'analisi concettuale di un cantautore come pochi altri: armonie scolorite e atmosfere rarefatte si lasciano accompagnare da arrangiamenti semplici ma estremamente accurati, con una parte cantata che arriva a far vibrare le corde interiori più intime (si ascoltino in particolare le struggenti "L'addio di te" e "Tu mi vieni a dire").
Vicino allo stile del primissimo Andrea Laszlo De Simone, Davide Mangione ci offre spunti per una canzone d'autore intima e attuale, senza perdere i riferimenti della nostra miglior tradizione. Con sonorità che spaziano attraverso i decenni e i generi (con non pochi salti negli anni '90), Canzoni quasi d'amore ci riporta verso territori musicali concreti e affascinanti che sembravano perduti per sempre.
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La recensione Canzoni Quasi d'Amore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-02 09:20:28
COMMENTI (1)
Mi ricorda la delicatezza di Riccardo Sinigallia... Bravo!