Il trio di Ferrara corre rapido e massiccio tra jazz e funk
‘Strillzbollz’ si presenta come un album facile da inquadrare e diretto, con la sua estetica acida e spigolosa, un funk massiccio e rockeggiante, con le classiche sfumature poliziottesche o da film d’exploitation che gli associamo facilmente. Niente di inesatto, ma ci vuole poco a capire che dietro la facciata “di genere” e un po’ leggera questo è, sì, un album fatto per divertirsi, ma da musicisti che sanno il fatto loro. Andando ad approfondire un po’, si scopre facilmente che Stickball è il progetto di tre studenti della classe di jazz del conservatorio di Ferrara, e in effetti non ci voleva molto ad indovinarlo. Se proprio vogliamo mettere in mezzo i Calibro 35, un po’ un must quando si parla di funk tricolore, in ‘Strillzbollz’ vediamo quella stessa esigenza di allargare lo sguardo oltre i paletti del genere, liberando le forme di un potenziale psichedelico, e però giocando con una dose maggiore di jazz muscolare e anche un po’ accademico, ma quasi mai fine a se stesso. Pur mantenendo sempre la stessa palette sonora e un’estetica ben determinata, gli otto brani riescono a intrattenere sorprendere con brusche accelerazioni, ostinati, cambi imprevisti, accenni di virtuosismi e strutture libere, senza mai perdere quella grana grossa e ruvida che restituiscono un approccio punk e immediato alla materia.
---
La recensione Strillzbollz di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-17 23:16:27
COMMENTI