Gustavo Savino ToolKit 2021 - Cantautoriale, Pop, Blues

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Una cassetta degli attrezzi per curare l'anima. Un pugno di canzoni con l'attitudine alla libertà tipica del blues, un divertissement lungo 12 canzoni che alleggerisce il cuore e ristora le orecchie.

S'intitola Toolkit l'ultimo disco di Gustavo Savino, musicista e autore di lungo corso votato al blues e al cantautorato classico.

Si tratta di dodici tracce di sanissimo cantautorato contemporaneo, che si nutrono di centinaia di suggestioni musicali della musica italiana senza tempo. A dispetto del blues che si manifesta nella struttura armonica di alcune canzoni, questo disco suona pop contemporaneo nonostante non ci siano dentro tentativi di innovazione elettronica o ricerche avanguardistiche sui testi.

A spiccare subito è l'ensemble, tradizionale e ricco, trattato in ripresa e missaggio in maniera moderna, senza clichè "sonori" datati. Insomma, il sax suona come un sax del 2000, non come un'irraggiungibile registrazione anni 70 e partendo da questo, gli arrangiamenti seguono lo stesso percorso di contemporaneità, pur come detto prima, non concedendo grandi innovazioni o sperimentazioni.

Basso e batteria sono sempre a fuoco e nel giusto equilibrio e attorno a questa sezione ritmica gira tutto il resto in un'avvolgente armonia. I brani suonano tutti molto ariosi e mai claustrofobici grazie ai pianoforti e le tastiere curate dallo stesso Gustavo Savino, che regalano sempre giri armonici di classe, tradizionali e leggiadri.

La voce di undici tracce su dodici, quella di Massimo Pasqualin merita una menzione a parte per la pulizia, la comunicatività e la leggerezza con cui interpreta ogni testo. Ci si sente dentro Fossati nel registro medio, Buonocore e talvolta Battisti nel registro più acuto e chissà quante altre suggestioni man mano che snocciola note.

Le canzoni sono tutte scritte in punta di penna, tra l'ironia, il vissuto di ogni giorno e un velo di malinconia che non scade mai, neanche per sbaglio, nel patetico. Spesso ci si riferisce direttamente ad un interlocutore, come in confidenza, come in un racconto fatto solo ad un amico, sottovoce per non essere sbandierato ai quattro venti. Questa confidenzialità è il tratto caratteristico della scrittura di questi testi ed è ciò che mantiene in un equilibrio perfetto ogni storia.

In conclusione Toolkit è un disco fuori dal tempo, che non rincorre nessuna moda e contemporaneamente non si piega su se stesso. La regola commerciale che vede nei tre minuti netti la durata perfetta per una canzone, qui è disattesa traccia per traccia perché non c'è dietro l'interesse ad uniformarsi ad un codice che nulla ha a che vedere con l'arte e con la bellezza. Per questo l'ascolto può risultare lungo e talvolta stancante, ma come tutti i lunghi viaggi, una volta concluso, questo disco lascia dentro delle belle sensazioni, una su tutte la serenità. La sensazione è che questo sia un disco senza tempo, perché impregnato di un'etica musicale antica, di un modo di costruire le canzoni artigianalmente come si faceva una volta.

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La recensione ToolKit di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-29 17:37:21

COMMENTI (2)

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  • TatianaMarchi 3 anni fa Rispondi

    Io non sono in grado di scrivere una recensione, però posso dire che questo Cd mi piace tantissimo e che mi da una carica incredibile ogni volta che lo ascolto!!!

  • lacami54yahoo.it 3 anni fa Rispondi

    E' vero, le caratteristiche di questi brani sono le emozioni che trasmettono, oltre la serenità, commozione , dolcezza, tristezza .... mi sono innamorata di questi brani