Pop-rock con pochi guizzi ma grande cuore
Una cosa è certa: Cesare Isernia è ammantato da una sana e genuina passione per fare musica. Sono arrivato a questa profonda convinzione dopo aver ascoltato, più e più volte, Via D'Uscita, il nuovo disco del cantautore napoletano. Questa passione, che lo voglio ribadire è sana e genuina (e lo si comprende da una canzone come Un attimo, veramente un inno alla gioia del suonare), tuttavia non mi ha impedito di rimanere abbastanza perplesso sull'operazione nel suo complesso. Infatti l'album in questione, contraddistinto da un pop-rock di stampo radiofonico, vi confesso non mi ha convinto per lunghi tratti. Complice un avvio che ho giudicato davvero sottotono, le liriche di Isernia, seppure ben prodotte, non mi hanno granché scaldato il cuore.
Soprattutto a livello di arrangiamenti si sarebbe potuto fare molto di più sacrificando, ad esempio, ogni tanto l'immediatezza "limpida" per una realizzazione un attimo più complesso a livello di impostazione generale del pezzo. Comunque ci sono momenti anche felici in questo lavoro, specie nella sua seconda parte e nel suo finale, tanto è vero che A via crucis è uno dei pezzi migliori del disco e arriva, appunto, alla fine.
Insomma un lavoro che, a mio modo di vedere e di sentire, non è perfetto o esente da critiche ma che grazie alla passione bruciante di cui si parlava all'inizio si salva da una bocciatura completa. Sono convinto che Isernia ha ancora molto frecce nella sua faretra: basta solo attendere un po' di più prima di scoccarle per fare centro.
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La recensione Via d'uscita di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-05 07:58:32
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