dellacasa maldive Sale Rosa 2021 - Psichedelia, Pop, Elettronica

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Si può perdere se stessi fra le vie e i locali di Parigi, per poi ritrovarsi in canzoni elettroniche e psichedeliche

Si può perdere se stessi fra le vie e i locali di Parigi ma si può ritrovare la strada nella musica e nei suoi punti di riferimento, tra i quali il mitico produttore Giorgio Moroder, magari camminando a braccetto con Max Collini, storica voce degli "Offlaga Disco Pax" e dello spoken word italiano. Le liriche e le atmosfere dell'album "Sale rosa" di Dellacasa Maldive spaziano quindi, dalle figure femminili ("Nora") a brani quasi solo suonati ("New awakening, new beginning"), fino all'ode strumentale al mondo dei sintetizzatori ("Rio Moog"). "Voglio solo stare fuori all'aria aperta" sembra invece un ritratto elettronico del periodo pandemico in cui siamo stati costretti a rinchiuderci tra le quattro mura di casa, senza amici né ossigeno, mentre spiccano momenti divertenti e ispirati come "Lune", tra i canti a squarciagola di Franco Battiato e le lauree alla Sorbona, e "Passages" che unisce profumi francesi, funky e spoken music. "Pedalini" è una sorta di canzone-manifesto dell'intenzione di far cantare, ballare e sudare ma è anche un inno d'amore e passione per la musica e le chitarre. Il disco si chiude con un piede in avanti, dritto nel "Domani".

La band di Riccardo Dellacasa, classe 1991, bassista, poi chitarrista e comunque polistrumentista, crea un immaginario personale in cui si può entrare in punta di piedi, pronti a spiccare una giravolta lasciandosi coinvolgere dai ritmi ballabili degli arrangiamenti. Con la sua interpretazione sempre apparentemente smarrita, in realtà sa perfettamente cosa vuole raccontare, se ne frega di non poter appartenere a nessun genere e va bene così.

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La recensione Sale Rosa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-16 22:49:36

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