I Metus ci mandano i loro esercizi nel metal di estrazione black, con accluso qualche altro elemento straniante non proprio diffuso nelle lande pagane. Infatti il disco si compone di lunghi brani strumentali di un black molto schematico e semplice, spesso bambinesco, materiale che sembra esser stato partorito da una sorta di Buckethead scandinavo pelandrone in età scolare, nel mezzo di cui vanno ad infilarsi effetti elettronici, campioni e rumori che ricordano Mike Patton nei periodi di cazzeggio più spinto.
Per dirla tutta a tratti il gioco riesce almeno a divertire, ma un disco intero a questi livelli di minimo sindacale mi sembra eccessivo. O quantomeno uno sforzo senza prospettive concrete.
Per i Metus, e per chi proprio vuole ascoltare sperimentazioni sul metal strumentale, consiglio una scorrazzata nell'opera di Buckethead (scegliete con accortezza), o anche un buon ascolto di Sacrifist dei Praxis.
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La recensione Di Niente Facciamo Parte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-03-31 00:00:00
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