YOA è un progetto che prende forma nell'estate romana del 2020 da un'idea di Loreto Di Giacomo (voce e chitarra), Micol Del Pozzo (basso), Luca Zanfei (batteria).
Il primo ep omonimo è composto da cinque tracce che affondano il loro sound in un rock alternativo che si lascia ispirare dalla psichedelia e dalle atmosfere desertiche tanto care alla scena statunitense (ma anche europea) degli anni '90. Elettricità e malinconia caratterizzano il brano d'apertura Flame in ice, un mantra post-grunge che si congiunge poco dopo con le tinte vagamente pinkfloydiane di Lost in everything, una traccia che si perde in una serie di flussi sonori di matrice seventies. E poco importa se la linea di basso iniziale di Weekend ci porta quasi nel regno del post-punk, gli YOA sono bravissimi a rimettersi sui binari del desert-rock più spietato prima di andare appena a sfiorare le sponde britanniche della new wave con la conclusiva No More.
L'esordio della band romana convince al primo ascolto e non lascia spazio ad interpretazioni o a mezze misure: puro rock alternativo indipendente senza fronzoli, con le sonorità grezze e intraprendenti che ci si aspetterebbe da un disco di debutto. Da seguire con attenzione.
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