Inquietudini personali aprono alla redenzione di Nessuno, per un disco immersivo e fatto di intense emotività.
Respiro omerico nel progetto impostato dal rapper/autore Nessuno, che dopo la pubblicazione dei suoi primi singoli (“People Pleaser since 1991” e “Antipasto Misto”) chiude il cerchio attorno una prima stagione creativa dando alla luce “Nessuno si salva da solo”, long play d'esordio pubblicato in totale autonomia.
Introdotto dalle parole di Italo Calvino estratte da “Del mordersi la lingua”, l'album è formato da undici tracce che su strumentali rigorosamente hip-hop innestano narrazioni intime, inquietudini personali e trascorsi che hanno ancora i contorni di ferita aperta. È la catarsi di Nessuno, che lava i panni sporchi sul palco e col microfono in mano affidandosi alla musica come unico credo e come unica fonte taumaturgica. Il risultato è una proposta d'ascolto intensa, dove il cantato si mescola ai parlati per sviluppi concettuali che non lasciano spazio a costruzioni di fantasia: ogni inedito è un tassello di vissuto, ogni nota un anello di congiunzione fra la musica che ha dato ispirazione e quella che si intende costruire attraverso gli inediti.
Eloquente ed eblematico fin dal titolo, questo progetto vive di anonimato che ne aumenta la capacità empatica e di condivisione delle emozioni e dei trascorsi: ci si può specchiare e ritrovare in queste canzoni, perché “Nessuno si salva da solo” invita tutti a quel processo di collettività che può portare l'umana specie ad andare avanti riscoprendo i propri valori, ma, al tempo stesso, può significare che Nessuno ha già portato a termine, in totale autonomia, il suo personale cammino di redenzione. Ognuno la prende come vuole.
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La recensione Nessuno si salva da solo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-11 03:02:09
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