Il secondo volume della fucina sperimentale BolognaSound
A circa un anno dalla sua prima uscita discografica il progetto BolognaSound dà vita al suo secondo volume, e l'ascolto comincia già in salita. Sono i versi di Arthur Rimbaud ad accoglierci: "Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino, in cui si aprivano tutti i cuori, tutti i vini scorrevano", scanditi dalla voce di Luca Fattori, intento a decantare e ingarbugliarsi nelle parole del poeta maledetto, circondato da una raccapricciante foresta di rumori.
La salita non è certo finita, perché si prosegue con le astrazioni sonore di Matteo Pastorello e Simonluca Laitempergher. Ed è proprio il secondo, con il brano Otkaz, a raggiungere l'apice qualitativo dell'intero disco. Il suo è un affresco sintetico che ricorda il pizzicare di elastici tesi in diverso modo. L'effetto è straziante, soprattutto se messo in relazione con la traccia successiva, Round #4.1, ad opera di Minus - Collettivo d'improvvisazione. Dodici minuti in cui il senso comunitario della musica di gruppo si concretizza in una suite di fiati, elettronica e suoni d'uccelli.
I due momenti che seguono, di Giovanni Onorato e Biagio Cavallo, trascorrono senza sconvolgere o scuotere particolarmente, in un territorio rumoristico abbastanza convenzionale. Ci pensa il finale, Back to Silence, a farci drizzare di nuovo la testa. Il pezzo è al limite del comprensibile, e del sopportabile, ma nel suo continuo interrompersi ricorda l'inquieto zapping che si fa con le stazioni radio, quando si sta cercando la frequenza con la musica che più ci piace. In un quarto d'ora i micro capitoli di suono che si susseguono sono molteplici, spesso in contrasto, e si rispecchiano perfettamente nel concept ideato da Francesco Giomi e Simone Faraci. Si torna sempre e comunque nel silenzio.
BolognaSound è una fucina di sperimentazione radicale e sicuramente non accogliente per tutti. Tuttavia i pochi che vi si avvicineranno troveranno materiale giusto per appassionarsi e districarsi in questa foresta di segni sonori, alla ricerca di un significato.
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La recensione Vol. 2 GBM50 Edition di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-23 11:21:46
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