Corpo e sostanza, non sempre perfette, con Path
Vi confesso che non è stato facile, affatto facile, dare un giudizio il più omnicomprensivo di questo Mono/Stereo di Path. Già perché il lavoro del cantautore che dice di sé" Sono nato, cresciuto e probabilmente morirò ad Anguillara Sabazia, Roma. Ho imparato da piccolo a suonare la chitarra acustica, ma quello che mi interessava erano le canzoni, le linee melodiche, le dinamiche, i testi" presenta qualche punto di forza, qualche eccellenza ma anche parecchie ingenuità e numerosi passaggi a vuoto. Ma andiamo per ordine.
Alla Grande, la traccia numero cinque del disco, a mio modo di vedere può essere presa come pietra di paragone dell'intero album. Già perché questo pezzo è al tempo stesso la cosa migliore prodotta da Path e quella che presta il fianco maggiormente alle critiche. Innanzi tutto l'impostazione generale della canzone, un rock molto classico con qualche scivolamento, gradito, nel soul, presenta qualità interessanti: è difficile stare fermi di fronte a questo ritmo. Meno interessante, a mio modo di vedere, è il testo che, seppur presenta qualche guizzo da notificare, ben presto si riduce alla classica "canzone da provincia": cantata abbastanza bene, certo e con tanta convinzione ma forse non sempre conquista.
Ancora meno positivo è il fatto che Alla Grande viene dopo altre tracce molto simili a questa e successivamente non ci si discosterà troppo da questa strada: proprio la parte "mono", prendendo in prestito una parte del titolo dell'album, del lavoro di Path mi è sembrata un po' troppo ripetitiva. Forse qualche, piccola ma decisa, innovazione a Anguillara Sabazia e dintorni non farebbe affatto male a Path.
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La recensione Mono/Stereo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-13 00:00:00
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