Ortodossia hip-hop incontra narrazioni personali con un neanche troppo velato piglio autoriale. Dome Flame insieme a DJ Rogo getta basi importanti per un percorso che merita sviluppi.
Anni di militanza e lunghi trascorsi attorno l'hip-hop per l'MC classe '88 Dome Flame; il suo più recente capitolo discografico è segnato dalla collaborazione con Stoned Saints Records per un extended play prodotto integralmente da DJ Rogo, nasce così “Hallelujah”.
L'artista campano ha dichiarato che questo, per le collaborazioni imbastite e per i contenuti sviluppati, è probabilmente uno dei suoi lavori più importanti: questo trasporto emotivo ed entusiasmo si sente tutto nelle quattro tracce che formano la proposta d'ascolto complessiva. L'impostazione strumentale orientata all'ortodossia rap incontra la voglia di raccontare stralci del proprio quotidiano, elevando (di fatto) il valore autoriale di questa piccola ma significativa opera. Significativa sia per chi l'ha creata, ovviamente, ma anche per chi la riceve, per il fruitore che può a sua volta ritrovarsi, empatizzare con Dome Flame e con i suoi frammenti di quotidiano.
Trovare un punto di incontro fra approccio personale e lucido rispetto dei parametri artisti del genere non è compito facile, e il sodalizio fra Dome Flame impegnato al microfono e DJ Rogo posizionato dietro il banco in recording session sembra funzionare efficacemente in tale direzione. Ci auspichiamo di sentirne di più, per confermare sulla lunga distanza quanto di buono intravisto in questo breve ma significativo episodio.
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La recensione Hallelujah di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-16 13:19:59
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