Questa è la storia di uno di noi. O meglio, di uno di loro. Di un uomo attivo sui social, che si informa, si fa le sue idee. Perché su internet ci sono le notizie vere, ai tg delle televisioni di regime certe cose non ciele dicono. Un esempio: il cancro si cura con acqua, limone e bicarbonato. Credete davvero che alle case farmaceutiche convenga far circolare la verità?
Questa è la storia del cittadino Luigi La Rocca, un ingenuo, un piccolo borghese senza coscienza politica. Al di là di un anticomunismo di maniera. Per dire: il fratello di Luigi, Andrea, è musicista e poeta, di conseguenza, non può che essere un comunista. Poi Andrea si impicca: un comunista in meno ed è finita lì. E come le mettiamo con i neri? Loro stuprano le donne bianche, al contrario degli italiani: “ecco perché in America, giustamente, è nato il Ku Klux Klan”.
Luigi La Rocca lo raccontano i Maisie. La voce di Cinzia Li Fauci ci introduce in un mondo allucinante, retto da discorsi sgangherati, da un qualunquismo dilagante, da un florilegio di luoghi comuni. Alberto Scotti, dal canto suo, fornisce un quadro sonoro perlopiù nervoso, dalle strutture parecchio articolate, con Frank Zappa nel ruolo di guida suprema, tra schegge di jazz e free jazz, prog della casa, un po’ di avanguardia e di psichedelia, un pizzico di jungle, omaggi assortiti (Evviva la Cina e evviva i cinesi! non ricorda forse la colonna sonora di Arancia meccanica?). Sotto forma di veloci schegge, oppure rispettando i canoni della forma canzone.
Un racconto strabordante sotto tutti i punti di vista, raccolto nel solito album doppio. Con un bel numero di ospiti a spalleggiare l’operazione: un’ottantina, a quanto pare. Con più di un nome noto: Cristiano Lo Mele dei Perturbazione, Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, Marco Bertoni dei Confusional Quartet. Tutti insieme a rendere sbalorditivo un album, come da tradizione Maisie, al di fuori degli schemi. E con i piedi ben piantati nella realtà, non solo virtuale. Luigi La Rocca è il nostro vicino di appartamento, è il compagno di classe che abbiamo perso di vista, è il collega col quale non riusciamo a parlare. Che poi ritroviamo collegato su internet a prendere a schiaffi la logica e il buon senso. I Maisie si limitano a raccontare ed è probabile che si siano divertiti nel farlo. Ma la loro è anche la conferma delle preoccupazioni di chi considera la rete come principale colpevole della fine della cultura dei lumi.
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