Secondo lavoro di Sinomine, tra old e new school
Ad un anno di distanza da Anno 0, il suo primo lavoro, Sinomine pubblica quello che intende essere il sequel del suo disco d'esordio.
Sette tracce in cui il giovane rapper della provincia di Caserta passa con discreta disinvoltura tra sonorità e metodi presi dalla trap a momenti più old school. E questo anche all'interno dello stesso brano, come ad esempio in Talento Sprecato.
All'interno del disco si possono sentire dei passaggi serrati che non risulterebbero fuori luogo - se non fosse per l'autotune - in un disco hip-hop pubblicato dieci o quindici anni fa, con tanto di rime e incastri validi da un punto di vista tecnico ed un buono, buonissimo, livello energetico; a pochissima distanza da momenti prettamente trap, coi bpm e tutte le sonorità ed escamotage del caso. Il risultato è un ibridazione piuttosto piacevole, che probabilmente non conquisterà i nostalgici dell'old school, ma che senz'altro piacerà a parecchi giovani ascoltatori dell'hip-hop degli anni '20.
Contaminazioni e scenari strumentali a parte, Sinomine dimostra grande talento sia nella fase di scrittura sia quando si tratta di portare in scena le sue rime. Inattaccabile dal punto di vista tecnico e metrico rende Anno 1 un disco molto valido da questo punto di vista.
La collaborazione con il producer Pi Greco prosegue anche in questo album e si dimostra fruttuosa ed efficace: le strumentali sono ben concepite e riescono ad essere, il più delle volte, originali e mai scontate.
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La recensione Anno 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-08 18:01:29
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