Alle volte i dischi li riesci a capire nei modi più inaspettati: magari ancora al terzo, quarto ascolto ti dicono poco, o nulla e poi sbang, ti prendono in pieno petto e non li dimentichi più. Questo non è uno di questi casi. Infatti per il lavoro dei Bento non ho dovuto attendere chissà quali ascolti prima di avvertire i più classici segnali dell'innamoramento sonoro: Hey Dreamers! è un disco confezionato a regola d'arte che dimostra come il duo brindisino sia non soltanto una vera e propria band ma anche un duo di fini professionisti, cintura nera in fatto di produzione e missaggio dei suoni.
Per comprendere meglio quanto vi sto dicendo vi invito ad ascoltare la traccia numero sei, Easy, a mio modesto parere la canzone migliore dell'intero disco. Easy è, sempre secondo me, la perfetta summa degli intenti e dei fini artistici di Francesco Barletta (synth, drum machine e voce) e Umberto Coviello (acoustic drum), ovvero un'elettronica votata a un'anima acustica, un'elettronica al tempo stesso carnale e eterea che però, non si scorda mai da dove viene: ovvero dalla madre terra ed ecco allora i ritmi, in certi momenti, quasi tribali di certi pezzi.
Un album, perciò, ricco di sorprese e che vi invito ad ascoltare tutto, dall'inizio alla fine più volte: ogni volta troverete una sfumatura in più, un layer di bellezza di cui, prima, non vi eravate accordi. Miracoli di due pugliesi che fanno elettronica come San Nicola comanda.
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