Stratificato, complesso e ricco
Stratificato, complesso e ricco. Se dovessi usare tre aggettivi per descrivere Prospettiva (strumentale) il nuovo disco di Felpa sarebbero questi. Già perché il lavoro dell'artista di Reggio nell'Emilia si muove proprio attraverso queste tre lenti d'ingrandimento: la stratificazione dei suoni, la complessità degli arrangiamenti e la ricchezza dei riverberi. E, a proposito di quest'ultimo aspetto, ovvero la ricchezza dei riverberi, mi pare una cosa assolutamente da non sottovalutare per un album come questo, ovvero un album di shoegaze ibridato con l'elettronica e che, in talune occasioni, tracima in una new-wave molto pura.
"Questo è un disco che nasce 5 anni fa come progetto corale che voleva coinvolgere vari cantanti chiamati a dare il loro apporto alle musiche strumentali di Felpa che in questo nuovo lavoro abbandona in parte le chitarre e si concentra più su suoni di sintetizzatori, drum machine e chitarra baritono". Così Felpa descrive il suo lavoro e pare quasi di sentire in sottofondo a queste sue parole Frattale, la canzone numero sei nonché, a mio avviso, la migliore dell'intero disco.
Un disco che, come ricordato all'inizio, nonostante le grandi doti è, sicuramente, un lavoro di non facile ascolto, non foss'altro per la sua natura squisitamente strumentale. Però, con un poco di sforzo vedrete, sarà un bellissimo viaggio.
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La recensione prospettiva (strumentale) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-28 08:08:41
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