È tutto nero: l'album di esordio di Giusempre testimonia una generazione senza futuro che si rifugia nella nostalgia
È tutto nero, come il cuore di Mick Jagger in Paint It Black, l'esordio discografico di Giusempre. Il cantante salernitano pubblica il suo primo album di dieci tracce, dal titolo poco rassicurante per il futuro, ma che contiene una timida volontà di resistenza.
Dopo l'intro cupa che descrive uno spaccato della società in preda alle sue ingiustizie, le tracce assumono delle sonorità più melodiche, avvicinandosi all'indie pop di Coez e Gazzelle. Curiosi e inaspettati alcuni frammenti inseriti nei brani, come alcune frasi pronunciate da Morgan in Vestito Rosso o il famoso dialogo che chiude la stagione di BoJack Horseman nel pezzo conclusivo Meglio così (e te ne vai via). I testi affrontano spesso il tema dell'amore, e in stile vendittiano, scrutano da vicino le storie di persone chiamate con il loro nome, dando al disco un linguaggio diretto e vicino a chi lo ascolta.
Intonazione altalenante a parte, ciò che rende valida la prima uscita dell'artista è la sua varietà musicale: vicina all'elettro-pop Cenere, più pop-rock Vis à Vis.
I ricordi e la nostalgia che essi provocano sono un tema ricorrente nelle canzoni e, come suggerisce il titolo, testimoniano la desolante incapacità delle nuove generazioni di prospettare un futuro, finendo per rifugiarsi in una dimensione temporale ormai sfuggita. Ma malgrado tutto ciò, lo so che non morirò come canta nella traccia Io ce la farò, verso emblematico per tutti i giovani che se da un lato vedono costantemente minate le loro certezze, dall'altra rimangono consapevoli delle loro abilità e di ciò per cui vale la pena lottare.
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La recensione È TUTTO NERO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-12 22:56:00
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