Davide Bava e la sua via alla Propaganda
Un disco molto profondo questo Propaganda di Davide Bava che, solo all'apparenza, potremmo derubricare, diciamo così, come un lavoro di classic-rap. In realtà mi piace più pensare a questo disco, che contiene una piccola/grande perla come Benzina Verde, a guisa di un mappa utile per orientarsi nel sottobosco del mondo di Radioblunote, quindi della Torino più suburbana e sotterranea, in un certo senso.
Gli stessi produttori, infatti, descrivono questo lavoro come "il nostro lo-fi album, colonna sonora perfetta per dimenticare il male, procrastinando su un divano, abbandonandosi ai propri vizi e virtù. A tempi lenti e moderati, questo disco vi offrirà un'atmosfera intrisa di poesia, fruscii e melodie cantate".
Proprio questi ritmi un attimo meno frenetici li ho trovati una scelta veramente azzeccata, anche grazie all'ottimo livello produttivo dei sei brani di Davide Bava, nonostante a mio gusto il suo lavoro trovi maggiore compiutezza negli ultimi tre. Al di là di questo mio appunto la qualità complessiva del disco è molto alta ma è ancora più alta, anzi netta, la carica emotiva e "diaristica" dell'operazione, una vera e propria testimonianza di un certo stare al mondo, ancora prima di essere un artista musicale.
Questo fattore umano, per così dire, l'ho davvero apprezzato e sinceramente mi è venuta ancora più voglia di ascoltare nuovamente cosa Davide Bava ci riserverà per il futuro.
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La recensione PROPAGANDA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-30 08:00:06
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