Il disco che vale la pena ascoltare durante una giornata uggiosa.
Metti una giornata uggiosa (nello specifico, una domenica) e un disco tutta salute e tracklist prosperosa, di quelli che capita sempre meno spesso di avere fra le mani. Il long play in oggetto, nello specifico, lo firmano i Caveleon, giovane band milanese che dopo l'extended play omonimo del 2019 segna il ritorno in studio di registrazione con “Sometimes I'm still drowning”, pubblicato per Costello's su distribuzione Believe.
Quattordici canzoni che oscillano tra folk e indie, mettendo a fuoco il nucleo concettuale sull'affermazione che produce il titolo: annegare, tanto nelle emozioni e nella grandezza quanto nelle paure ed in quel senso di inadeguato che accompagna il quotidiano, ora più che mai. Tale visione introspettiva veste abiti sonori che Leo Einaudi, Federico Cerati, Giulia Vallisari, Agostino Ghetti hanno cucito con dovizia di intenti ed estrema attenzione ai dettagli: è un cosmo di suoni ben riconoscibile ma al tempo stesso intriso di originale personalità; atmosfere eteree alla XX incontrano il barocco (seppur mitigato nei toni) che ricorda i Dresden Dolls, in giochi che intrecciano la voce principale e i cori sul binario del maschile e femminile.
Metti una giornata uggiosa, e avrai il contesto perfetto per apprezzare pienamente “Sometimes I'm still drowning”: in attesa di risalire ed imparare quel complicato mestiere di vivere che ci permette di restare a galla, abbiamo almeno della musica pregiata che può accompagnarci. Questo album dei Caveleon è interessante nelle idee, efficace nella realizzazione e lascia col sentore che siamo solo all'inizio: il percorso è ancora lungo e può riservarci nuove, piacevoli, evoluzioni.
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La recensione Sometimes i'm still drowning di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-28 19:12:11
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