Bo!ledDifferent, Us2021 - Strumentale, Jazz, Elettronica

Disco della settimanaDifferent, Usprecedenteprecedente

La fusione tra il producer DayKoda e parte dello Studio Murena è un ibrido di jazz e elettronica, alla costante e stimolante ricerca del suo punto di equilibrio

Se andate a leggere i nomi dei componenti dei Bo!led, gruppo al proprio esordio con Different, Us, ad alcuni di voi probabilmente suoneranno familiari, o forse saprete direttamente di chi stiamo parlando. Andrea Gamba, Amedeo Nan, Maurizio Gazzola, Matteo Castiglioni. Il primo è conosciuto anche col nome di DayKoda ed è un giovane producer con già due album alle spalle, ultimo dei quali uscito qualche mese fa, Physis, in cui esplorava ulteriormente i modi con cui componenti armoniche e ritmiche jazz possono dialogare con campionamenti, elettronica e beat hip-hop. Gli altri tre sono parte di Studio Murena, autori di uno degli album più belli e innovativi di tutto il 2021, una vulcanica unione tra rap e jazz che vi consigliamo vivamente di recuperare.

Con questo nuovo progetto, fresco vincitore del contest Jam For The Future, i quattro giovanissimi componenti non cercano di deviare troppo dai loro ultimi lavori ma di trovare invece un punto di incontro, una sorta di sintesi dei rispettivi approcci musicali, producendo un jazz moderno, molto simile a quello di alcune realtà già molto conosciute all’estero come Portico Quartet, BADBADNOTGOOD, Kamaal Williams ecc, ecc.

Il risultato è un album estremamente dinamico, ricco di cambi di ritmo e velocità. Un continuo tira e molla ben esemplificato da Broken Days e She’s Lying, che sono anche le due tracce dove forse si sentono meno le contaminazioni elettroniche in fase di produzione, quelle dove le somiglianze con Studio Murena, specialmente in alcuni punti, sono evidenti. Come in una sorta di processo di crescita ed emancipazione del suono però, con Interi Ora, si inizia a sentire l'identità dei Bo!led. Il campionamento in apertura introduce il groove che per un attimo sembra riportarci in territorio Studio Murena, con quegli accenti di chitarra inconfondibili, ma che subito lascia il posto a un nuovo rallentamento dei ritmi, un rilassamento che si trasforma quasi in una soundscape psichedelica che sommerge la voce campionata al suo ritorno e che, anche nel momento in cui la traccia riprende inerzia, tramite reverb ed altri effetti, resta legata alle sue componenti melodiche.

Per completare un uno-due da K.O. tecnico e aggiungere un tassello identitario al suono di questo gruppo, arriva subito Blue Room, la traccia più bella del disco. Il brano è guidata dalla linea di basso bellissima suonata da Maurizio Gazzola, e che, insieme alle melodie che via via si uniscono, sembra il cuore pulsante di un noir dal carattere torbido e dal ritmo coinvolgente, degno del miglior David Fincher, che riesce in ogni momento a tenerci sul bordo della sedia, in attesa della prossima svolta.

È vero, nel disco ci sono certi passaggi e certi suoni stilisticamente così simili che sembra quasi che Carma stia per irrompere nel beat, con le sue rime cariche di quel senso di urgenza che è l’anima di Studio Murena. Ed è vero pure che sarebbe stato interessante vedere la band esplorare di più il lato elettronico e prendere qualche svolta weird in più. Ma si tratta di minuzie rispetto ai momenti più luminosi di questo album, nei quali i due mondi di provenienza delle parti che lo compongono si amalgamano e sintetizzano in maniera organica. Un'operazione che richiede la più totale attenzione di chi è all’ascolto e checoinvolge totalmente nel suo sound vorticante, tanto che speriamo che i Bo!led, nonostante i tanti impegni dei membri, abbiano tempo e modo per continuare ad esplorare.

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La recensione Different, Us di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-12 00:00:00

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