Primo disco dei bresciani Phonobeat tra funk e contaminazioni
Graffiti è il primo disco di Phonobeat, formazione della provincia di Brescia. Ciò che svolge la funzione di leitmotif all'interno di questo album è il funk, presente in ogni traccia: ma ci sono anche ottoni dal gusto retrò, quasi in stile anni 20, accanto ad ispirazoni ska e a giri di batteria intensi, a volte anche solo di cassa e rullante.
In un disco quasi del tutto strumentale l'unico spiraglio di comunicazione testuale sono i titoli dei brani, che in questo caso prendono spunto dai graffiti presenti sui muri della loro città, Chiari, un paese in provincia di Brescia.
Abbiamo così Pogo sfogo, un brano punk hardcore gridato, veloce e feroce, di breve durata, che lo colloca più come un intermezzo che come brano vero e proprio.
Da segnalare Ciao Roma il Nord va via che apre con un giro di piano, coadiuvato da chitarra e batteria spazzolata che lasciano lo spazio ad un ensamble di fiati di tutto rispetto che lo rende un brano toccante, ben suonato e ben concertato.
Comunisti di merda (tanto così) si muove lungo un tracciato di ispirazione ska, con chitarre e fiati a disegnare contorni decisamente funk e dalla grande ballabilità.
Nel complesso Graffiti è un album solido, nato da un idea interessante e sviluppato con abilità da Phonobeat.
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La recensione GRAFFITI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-22 18:20:29
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