Renee ti fa entrare a casa sua e ti mostra tutta la sua libertà
Renato D’Amico in arte Renee ti fa entrare a casa sua, ti sfoglia l'album di famiglia davanti agli occhi, ti presenta i suoi genitori, ti parla dei suoi amori e ti canta i 12 brani del suo primo album, il manifesto della creatività di un cantautore electro-pop appassionato dei suoni analogici di nastri, riverberi e microfoni d’epoca. Le prime due canzoni dopo l'Intro rappresentano le due facce principali dell'autore: "Gli occhi" è un'ispirata ballata al pianoforte, dall'atmosfera familiare, con le voci utilizzate come strumenti musicali nell'arrangiamento; invece la title-track "A casa mia", come poi del resto "Ridere", unisce le liriche dall'andamento quasi rap a uno scheletro elettronico e a un ritmo incalzante.
Così tra queste due sponde scorrono l'amore allo specchio di "Parli la mia lingua", le radici materne di "Mammifero", le cose indicibili e sincere di "Quante volte", i giri di chitarra di "Casa libera", l'anatomia lenta e velata di "Ti vedo nuda", la voglia di "Scappare" in un romantico buio e la filosofia del "Mattone" della vita, fino all'Outro. Una delle maggiori qualità di Renee è la libertà: quella che sa imprimere alla forma canzone delle sue produzioni, quella con cui gioca per comporre i suoni dei pezzi e quella di cui si serve per un utilizzo originale delle parole nei testi.
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La recensione A Casa Mia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-10 23:12:57
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