Alto e basso tenuti insieme dal gran teatro della musica
Negli ultimi tempi raramente ho incontrato, nel mio percorso di esplorazione e analisi musicale, un qualcosa di più ambizioso di questo LUX - Theater Works di Mario Bajardi e il motivo è presto detto. Anzi voglio "farvelo dire" direttamente dall'artista o, ancora meglio, dalla scheda di presentazione: "In perfetto equilibrio tra arte popolare e gusto colto,tra suggestioni arcane e tecnologia futurista. Il blocco cinematico della " Music for Museum" ne é l' esempio più lampante, ma tutto l' album si fregia di incursioni calibratissime tra arie classiche, folk, musica sacra, psico-ambient e meta-musica". Qui mi pare siano evidenziati tutti gli elementi fondamentali per comprendere composizioni quali Medusa o Salce, i miei brani di gran lunga favoriti.
Mario Bajardi tenta infatti qui di tenere insieme la musica popolare, o quantomeno una forma di musica pop che ogni tanto sfocia nella musica da camera, con altre sonorità più di ricerca, più elettroniche. Ecco, vi posso dire che quest'operazione, molto ambiziosa e di massimo rispetto, non sempre viene portata a buon fine. Soprattutto la seconda parte del disco, a mio avviso ovviamente, è un po' troppo accennata e non lascia il giusto tempo di riflessione all'ascoltatore.
Molto meglio la prima parte invece, dove Bajardi si prende e ci dona il tempo giusto per comprendere i richiami e gli echi stilistici da lui evocati.
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La recensione LUX - Theater Works di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-09 08:05:31
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