Non farti distrarre dai titoli, qui c'è un respiro profondo che sfiora corde ancestrali
Molti grinch storceranno il naso pensando di approcciarsi a sette canzoncine natalizie, io per primo, ma in realtà "Christmas Carols" non è solo un album di brani pensati per il mese delle feste: può essere soprattutto un disco in grado di far vibrare alcune corde ancestrali dell'animo umano, sfiorando lo spirito con la voce caleidoscopica di Margherita Pirri, cantautrice di Milano che compone in italiano, inglese, francese e tedesco e che qui raccoglie quattro inediti e tre cover, producendo, arrangiando e mixando tutto da sola.
"Praise the Lord" fende l'aria con una preghiera allo stesso tempo epica e intima, che continua ad aleggiare sulla base strumentale "A little Christmas Symphony". L'autrice prima trasforma il canto religioso "Ideo (on his day hearth shall ring)" in una ballata ritmata e orecchiabile, elegante senza paura di essere pop, per poi diventare cantastorie con il ritratto dolceamaro di "Mister Frosty". Reinterpreta inoltre con dolcezza il brano natalizio tedesco "Leise rieselt der Schnee" e con intensità la storica "O Holy Night". L'album si conclude con la ballad sognante "Christmas Time", che potrebbe chiudere in bellezza i migliori film di questo periodo. Insomma, se mi chiedessero di ascoltare dei brani natalizi, sceglierei quelli cantati da Margherita Pirri proprio per il loro respiro profondo, capace di scuotere le sensazioni.
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La recensione Christmas Carols di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-17 00:00:28
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