Dieci brani di cantautorato tradizionale ispirato dai grandi autori del passato.
Diversi anni fuori tempo massimo è il titolo dell'esordio discografico da solista di Federico Sacchetti, cantautore bresciano classe 1969 con diverse esperienze in ambito musicale e teatrale.
Il titolo del disco riprende la cara vecchia tematica del "non è mai troppo tardi", non si è mai troppo avanti con l'età per inseguire i propri sogni ma sopratutto per fare buona musica. Anche perché la buona musica non invecchia mai. Così, in una sera d'estate, Federico Sacchetti e e Carlo Maria Toller si siedono al pianoforte e registrano i primi demo col cellulare, iniziando a dare vita alle dieci canzoni d'autore che compongono questo debutto.
Sacchetti ha uno stile musicale ben radicato nella tradizione della canzone italiana, ma con l'esperienza di chi nel tempo ha esplorato alla grande gli anni '60 e '70 internazionali. Così, se "Ragazza in nero" e "Il berretto del macchinista" ci riportano alle trame di Faber e Guccini, brani come "L'inverno" ci portano nei territori di Roger Waters. Non manca il citazionismo voluto e a mo' di tributo, come ad esempio in "Tutte cose già sentite", brano in cui Sacchetti infila dentro Beatles, De Gregori, Battiato e chi più ne ha più ne metta.
Tutto sommato, quello del cantautore bresciano è un debutto in linea con la grande tradizione del cantautorato italiano, arricchita dall'esperienza e da anni di gavetta dietro le quinte. Manca forse il pezzo indimenticabile ma, per restare fedeli al messaggio, non è mai troppo tardi per regalarci altra musica.
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La recensione Diversi Anni Fuori Tempo Massimo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-19 09:35:35
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