Peripezie vocali e fusion nell'album del quartetto bolognese
‘Madrigale’ del quartetto bolognese Lost In The Supermarket è un album con più di una canzone e una voce in primissimo piano in ognuna delle sette tracce, ma costruito fondamentalmente come un lavoro strumentale: la voce cristallina e ineccepibile di Anaïs del Sordo figura più che altro come strumento solista, disegnando linee melodiche di scat e vocalizzi sui tumultuosi tappeti di pianoforte che sono alla locomotiva traente di buona parte del lavoro. Proprio l’interazione tra piano e voce guida, tratteggia e cesella le coordinate melodiche delle cavalcate jazz rock che costituiscono la maggior parte del lavoro, portandole su scenari di enfasi epica, tra i colori della musica andaluso-nordafricana (Alhambra) tra le trame melodiche di derivazione fusion e pop (Overthinking, Labile). Quando si rallenta o si cambia passo è per lasciare spazio alla sezione ritmica o alle parole, con risultati a volte in linea con la qualità generale del lavoro (l’ottima Indaco, che mostra anche un bell’approfondimento sul lessico), a volte meno (la title-track manca un po’ di mordente ). Nel complesso ‘Madrigale’ è un album ben pensato e soprattutto ben realizzato dal punto di vista tecnico ed esecutivo, con una formula classica ma personale che alla lunga potrebbe stancare, ma che si arresta un attimo prima di venire a noia.
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La recensione Madrigale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-07 21:44:22
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