Temple of Music: il quarto album dei PrincesS conferma la loro abilità nel contaminare l'hard rock
Un nome regale come i Queen e lo stesso istinto di contaminazione: i PrincesS tornano con il quarto album composto da 10 tracce a 5 anni dalla loro reunion. La band romana, nata nel 1994 e scioltasi 9 anni dopo, ritorna dal 2016 con sonorità rock influenzate da numerosi generi musicali.
Anche il nuovo disco, Temple of Music, offre un ampio ventaglio di arrangiamenti, che spaziano dall'hard rock al funk, senza mai perdere la loro cifra stilistica. Le tracce si susseguono così in modo dinamico, svelando pian piano ogni faccia del disco. Quasi alla fine troviamo la ballad You Are the One, il brano più intimo dei 10 pezzi, che inserito in una tracklist decisamente spinta ed energica, riesce a concedere una dimensione emotiva agli ascoltatori e un effetto chiaroscurale alla veste musicale del disco. A sorpresa è il folk-rock ad arricchire la diversità musicale di Temple of Music nella penultima traccia Shame, dove l'armonica di Francesco Sosto e la potente voce di Freddie Wolf riescono a fare della canzone una delle più riuscite dell'intero lavoro.
Proprio come gli Aerosmith, maestri di contaminazione musicale, nei PrincesS non manca un frontman dalla vocalità sorprendente, il coraggio di sperimentare mantenendo come perno l'hard rock e lo spazio per canzoni più emotive e intime.
Un vero e proprio tempio della musica, dove ritrovare i gusti personali dei musicisti e la loro curiosità di osare arrangiamenti eterogenei e inaspettati.
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La recensione Temple of Music di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-27 19:16:09
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