Con tanta tranquillità nello sguardo, ma una fame notevole, i bunkerini si scambiano di ruolo, scorrono uno nella parte dell’altro e preparano il terreno per prendersi anche il grande pubblico
L’epoca pandemica è una palestra singolare per gli artisti emergenti della scena italiana, perché li mette di fronte a un paradosso nel rapporto tra produzione e pubblicazione. Il fermo delle varie quarantene e lockdown ha fatto sì che si accumulasse materiale in eccesso in centinaia di hard disk della penisola, senza reale possibilità di incanalare la musica nell’etere in modo sicuro. Per questo il biennio 2020-2021 sta vedendo i suddetti artisti pubblicare dischi ed ep ad esattamente un anno di distanza l’uno dall’altro, o anche meno.
Il debutto dei bnkr44 risale alla fine del 2020, ed è già arrivato il momento per un secondo capitolo. Formula che funziona non si cambia, e allora ecco che FARSI MALE A NOI VA BENE è il degno proseguo di 44.DELUXE. L’approccio che Erin, Piccolo, Fares, Faster, JNX e Caph hanno nei confronti della musica, e forse anche della vita, è lo stesso. Con tanta tranquillità nello sguardo, ma una fame notevole, i bunkerini si scambiano di ruolo, scorrono uno nella parte dell’altro, rimanendo quasi sempre singolarmente riconoscibili nelle quindici tracce di cui l’album è composto.
Ma se le atmosfere sono simili ad essere cresciuta è la qualità dei suoni, più nitidi e adatti ad acchiappare senza troppi problemi un pubblico molto più vasto. L’inizio di FARSI MALE A NOI VA BENE è a dir poco perfetto. Un’infilata di pezzoni che in modo assai furbo vanno a toccare sonorità per tutti i gusti, dal funk più morbido di DI CHI È QUESTA CITTÁ all’ormai ossessivo tappeto di synth anni ’80 di MANI STRETTE, fino a BOLLA e GIRASOLE, molto più urban, coi suoni che fino ad oggi hanno maggiormente identificato il progetto.
Il corpo centrale del disco perde un po’ il mordente iniziale, ma in questo caso la quantità gioca a favore dei bnkr44. Innanzitutto sfido chiunque a pubblicare trenta canzoni in un anno solare, senza contare i tre dischi solisti buttati fuori da Erin, Piccolo e JNX con Caph. Inoltre le “tracce d’assestamento” sono fondamentali in un lavoro stratificato. Sono i rischi da correre per cominciare ad affacciarsi alla maturità senza rimanere solamente delle meteore. E poi, appena prima del finale, delicato e ben scritto, arriva il colpo di genio. TUTTE LE SERE vede la partecipazione di Ariete, e la mossa vale almeno cento punti e speriamo una presenza fissa in radio nei prossimi mesi. Il perfetto singolo post-itpop, difficile da non cantare.
La fase embrionale dei bnkr44 si è forse conclusa, e si lascia alle spalle due grandi lavori e un’idea di musica collettiva che fa bene a una scena sempre più spezzettata e in cui si cerca l’individuo forte. Non possiamo sapere se i ragazzi diventeranno una realtà assimilabile ai BROCKHAMPTON, e non pare nemmeno giusto caricarli di una responsabilità così esagerata. Nel seguire tutti i loro passi speriamo di vederli crescere tanto, sempre con quella famosa sabbia nelle scarpe.
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La recensione FARSI MALE A NOI VA BENE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-26 00:00:00
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