Napoli folk blues Vol.2 è l'ultimo ep dei TheRivati, band blues napoletana. Di tratta del secondo volume di una serie di registrazioni realizzate durante il periodo del lockdown per la pandemia di covid.
Si tratta di un lavoro dal sound minimale che si fonda sulla ritmica di una chitarra acustica, le frasi di un'armonica a bocca e la voce. Fanno capolino anche un Hammond, un contrabbasso, un sax alto e delle percussioni.
Le canzoni, nonostante l'arrangiamento allo stato embrionale, riescono a convincere per l'ottima capacità della chitarra di adempiere alla fase ritmica ed armonica in maniera equilibrata ma soprattutto per la timbrica della voce graffiante e perfetta per portare a galla tutto il blues che serve. Il dialetto napoletano è da sempre un mezzo più che adatto a sorreggere l'attitudine tutta anima e cuore del blues e anche in questo caso il suono stesso delle parole anticipa il loro significato e rinforza il pathos.
Di grande impatto sonoro e forza motrice le prime due tracce Faccio abuso, che si apre con un riff di armonica pulitissima e una ritmica acustica serrata e Difficile capì, più moderata nei bpm e su cui la voce si può distendere mentre l'armonica contrappunta con gusto. Delicata e ricca di emozione Ninna nanna, che rallenta il corso dell'ascolto, ma funge da variazione per ristorare le orecchie e farsi trasportare l'anima verso l'alto dal sassofono piangente dell'intro. Chitarra slide e accordi sgranati puliti in apertura di Baby blues in cui il groove è rinforzato dalle percussioni che pian piano prendono forma in una figurazione ritmica per niente scontata in un blues. Agrodolce All'alba, che si apre anch'essa con chitarra acustica e chitarra slide semplice ma carica di spessore emotivo. Segna la chiusura del disco e forse la caduta definitiva delle certezze pre-lockdown, chissà.
Napoli folk blues Vol.2 è in conclusione una dimostrazione di quanto la musica sia più forte di tutti i problemi che ci circondano e di come con pochissime risorse ma tanto bisogno di comunicare si possa registrare un ep perfetto sotto ogni punto di vista, a partire dalla composizione, per finire con il mastering pulito e onesto, senza effetti speciali e senza colpi di scena teatrali. Grande musica, grande cuore blues e splendida capacità di captare le energie che ci circondano, tutte le insicurezze e tutte le paure che la musica, da quando fu suonata la prima nota, è capace di esorcizzare.
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