I Fool Arcana ci fanno capire che il nu-jazz non è morto ma è, sempre, fighissimo
Guardate, vi sfido. Vi sfido a stare fermi, immobili sulla vostra poltrona in camera o in ufficio quando parte Magnets, terza traccia del nuovo disco dei Fool Arcana. Infatti Picaresque, appunto il loro nuovo disco, è, innanzi tutto un lavoro che ti fa stare meglio la sera quando torni da lavoro in metropolitana o al mattino quando ti svegli e, ancora intontito, fai colazione. Un lavoro fatto con amore e attenzione per i dettagli, come conferma la qualità della registrazione davvero eccellente. Stiamo, ovviamente, parlando di un genere, il nu-jazz che dopo aver trovato una, va detto inattesa, popolarità grosso modo a fine degli anni 2000, è andato un po' sottocoperta. E invece sorpresina baby, non se ne è mai andato ma anzi gruppi come i Fool Arcana non solo lo tengono bello vivo e arzillo ma anzi lo fanno proprio divampare.
In fondo a questi tipi di ritmi e di sonorità una larga fetta del pubblico più giovane è abituata, soprattutto al lavoro di ricerca e sonorizzazione dei principali anime e videogiochi soprattutto giapponesi. Ad esempio questa ending pare proprio presa pari pari da un disco come questo.
Avete insomma capito che il nuovo album di Riccardo Oliva e Cecilia Barra Caracciolo mi è davvero piaciuto: anche se non sempre tutto torna, specie nella parte finale, lavori di questo tipo certificano come in Italia la "scuola" nu-jazz non se ne è mai andata, semplicemente noi eravamo troppo distratti per esserci accorta dei fiori profumati e risonanti bellezza lungo il nostro cammino.
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La recensione Picaresque di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-22 07:46:28
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