Un esordio di carattere e di alta qualità per un quartetto che farà leccare i baffi a molti
Kōya' è il titolo dell'album d'esordio dell'omonima band, un progetto musicale che pesca da radici e culture differenti: di stanza a Londra, i membri provengono da Italia, Inghilterra, Francia e Argentina. Non male, per iniziare.
La band, tra cui figura alla chitarra il nostro Riccardo Pecchi, pubblica per l'etichetta Big Limbo un disco di dieci brani che provano a dare una nuova direzione al concetto di pop inglese. Gli arrangiamenti sofisticati e una linea vocale calda e duttile accompagnano testi scritti in inglese e francese, sempre per restare in tema di multiculturale. E già dai primi secondi di "Focus Right" si può intuire che strada prenderemo andando avanti con l'ascolto: due minuti rarefatti è sobri si lasciano andare verso un'esplosione sonora irresistibile e defintiva, ad un groove di basso affascinante e tondo, ad una chitarra che dialoga splendidamente con la struttura sonora, insomma una figata che ti trascina immediamente nel mondo dei 'Kōya. La successiva "Amis De Vie" ci conferma che siamo di fronte ad un progetto parecchio interessante, che spazia tra pop e rock alternativo, tra musica anni '80 e vaghi rimandi al mondo latino-americano. Un concentrato di qualità e pluralità di idee, condensate in brani splendidi come "We've Got Cake", questo dal tipico ed esclusivo fascino inglese, nei modi e nei fatti.
Il disco è stato mixato in collaborazione con Michael Brauer, noto per il suo lavoro con artisti come Grizzly Bear, Jeff Buckley e Coldplay. E sinceramente l'esperienza e la professionalità in questo caso hanno fatto tutta la differenza del mondo. Esordio che fa ben sperare, e che porta un po' di Italia in un Paese che negli ultimi anni sta trascinando la sua ennesima rivoluzione musicale.
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La recensione Kōya di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-26 18:18:53
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