Un disco dall'ascolto immediato ma non per questo easy-listening: i Freesass sono punk con un valore aggiunto concreto.
Pura energia punk nell'extended play “Beautiful Suicide” dei lombardi Freesass: una release pubblicata in totale autonomia nella più recente primavera, che propone venti minuti di ortodossia verso la tradizione del genere abbinati a interessanti spunti personali.
Sono sei in totale le tracce a plasmare la proposta d'ascolto complessiva: è esattamente il pop punk che tutti si aspettano, ma con qualcosa in più. Perché la chiave di volta per apprezzare al meglio questo lavoro in studio di registrazione sta proprio nel notare come gli sforzi dei quattro musicisti (insieme al produttore Marco D'Andrea) siano orientati nell'evitare le cavalcate ritmiche fini a loro stesse, per restituire al fruitore un'opera dove il registro espressivo di genere e l'attitudine sono state arricchite da saliscendi emotivi, incisi melodici e performance strumentali la cui risultante è un valore aggiunto a qualcosa che potrebbe essere squisitamente pop-punk, ma non lo è.
Merito quindi a Freesass per aver dato i natali a un disco immediato ma non per questo easy-listening, canonico perché caratterizzato dal songwriting in inglese ma non scontato: “Beautiful Suicide” è un punto di partenza importante, che merita ulteriori sviluppi perché brilla di luce propria e di carisma in un mare magnum di suoni pericolosamente sovrapponibili. Avanti così.
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La recensione Beautiful Suicide di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-21 03:20:47
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