Sulla scia di una dichiarazione d'amore per la Italo House anni '90, Black Pomade sfodera una piccola perla sonora fatta di sincero trasporto cognitivo e capacità di costruzione identitaria
Da DJ e produttore esperto quale è, il milanese ma portoghese di adozione Black Pomade tira fuori dal cilindro un piccola magia sonora che può apparire semplice e passatista ma che, in realtà, sfodera tutto l'estro e il savoir-faire di chi conosce alla perfezione i propri mezzi sia tecnici che espressivi, con tanto di riferimenti diretti alle questioni emotive sprigionate nel complesso della proposta.
Maria Boorman Ceccarini, di fatto, oltre ad essere il nome della storica benefattrice di Riccione, è anche il motivo basilare per creare collegamenti metatestuali con un'omonima e ottima traccia house dalle venature funky-disco-chillout da dance floor puro e genuino ma con gran fascino auditivo anche per un ascolto più attento, in quanto proposta sonica densa di affascinanti sfumature sia negli arrangiamenti che nella predisposizione di un materiale compositivo molto ben selezionato e organizzato.
Il fascino della mitica Italo House anni '90 si sente e, anzi, sprizza da tutti i pori, come si evince anche da formazione e dichiarazione di intenti individuali del diretto interessato. Ma – ed è cosa comune a pochi – in questa sede si riesce abilmente a non provocare sensazioni nostalgiche, ampiamente smentite da un impianto stilistico che da esse trae spunto sapendo, al contempo, come distaccarsene per creare emotività personali con un'identità chiara e un'efficacia stilistica riconoscibile e più che rispettabile.
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La recensione Maria Boorman Ceccarini di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-23 11:56:34
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