Venti minuti di stoner. Sbrigativamente si potrebbe descrivere così questo demo degli emiliani Three Eyes Left. Suono pesante, chitarre dure, e un cantato che flirta con un approccio metal. Poi, oltre la metà della seconda traccia arriva la sorpresa, un paio di minuti basati su un giro di acustica e percussioni lievi ad accompagnare un flauto andersoniano. Lo stacco è notevole, spiazzante, idea forte in un lavoro fin lì di buon livello esecutivo ma con poco appeal e, soprattutto, senza passaggi in grado di lasciare un segno particolare in chi ascolta.
Lo spiazzamento, però, dura poco: l’inizio del terzo pezzo riporta il suono nelle atmosfere di cui sopra con un ulteriore slittamento verso il metal. Stesso discorso per la quarta e ultima traccia, un hard-rock già sentito e risentito. Che dire? Ad un certo punto si è anche sperato in qualcosa che fosse, se non novità, almeno un tentativo di staccarsi da un suono-clichet. Invece niente. Peccato.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-03-29 00:00:00
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