Lasciateci sognare la felicità: in Chimera i Quips ci invitano a rimanere ottimisti
Mantenere uno spirito ottimista di questi tempi diventa sempre più una chimera. Eppure i Quips sembrano riuscire nell'utopistica impresa. La band, formatasi a Londra nel 1998, pubblica la versione italiana del precedente lavoro Freedom Now, intitolata proprio Chimera, trasmettendo una solarità di cui sentivamo averne il bisogno. Un invito a non arrendersi al dolore, come il frontman della band Robé canta nel brano Blu Orizzonte. Il pezzo si presta a diventare la colonna sonora di un'intensa storia d'amore ambientata in estate, grazie alla sua dimensione scanzonata e vitale.
I testi si diluiscono in uno spazio organico, in modo da far prevalere il suono assai dominante della chitarra. Tra good vibes e stile funkeggiante, gli arrangiamenti delle tracce ricordano vagamente i Litfiba dei tempi d'oro. Stupisce il sound di Pace, che con il suo tocco da rock latino in stile Santana, dona alla tracklist una dinamicità forse troppo poco sperimentata.
Pur compatendo la gente disperata senza un domani, l'intento del gruppo è sbeffeggiare i venditori di dolore (per dirla alla Jovanotti), cercando di non rimanere ingabbiati dalla cupezza e dalla commiserazione. A differenza di molte canzoni attuali, che invitano all'evasione con toni vaghi fatalistici, il messaggio dei Quips è lucido e cosciente, denso di significati precisi. Lasciateci sognare la felicità è il motto di Viva la Vita, un messaggio essenziale per una generazione oramai abituata a vedere dissolvere i propri sogni arrendendosi all'apatia. Forse hanno ragione loro: il vero Joker, il vero folle, il vero alternativo oggi è colui che si mostra felice. Allora gridiamo a gran voce, come loro fanno nel brano d'apertura Canterò: la gioia che porto in me non la capirete mai.
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La recensione Chimera di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-25 22:55:36
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