Simone Ferrari, Davide Chiari e Tin Woodman, il bel robot venuto da Wautah ce l'hanno di nuovo fatta. Songs For Eternal Lovers, il nuovo disco di Tin Woodman è un inno alla musica ben suonata e ben registrata, per altro iper calda e iper gommosa, proprio come piace a me. Adesso, al di là della nota personale, siamo veramente davanti a un ottimo lavoro, proprio dal punto di vista oggettivo. Roberbot, tanto per fare un esempio, è una canzone che in mano a un gruppo di inesperti o anche di persone meno consapevoli dei propri mezzi, sarebbe potuto risultare come un pezzo assolutamente residuale e invece no.
E dire che questo è un disco molto denso, con dodici tracce molto diverse le une dalle altre e che fornisce una buona varietà di situazioni e generi all'ascoltatore. Gamma Ray Chewingum, ad esempio, il pezzo registrato con Dellera è veramente una gran canzone, sostenuta da una parte ritmica eccellente che, anche in questi giorni freddi, anzi freddissimi dell'anno, ci scalda il cuore e ci fa muovere i piedini a ritmo.
Insomma questo è un lavoro, a mio modo di eccellente che, forse, si perde solo un pochetto nel finale, dove, appunto, quella varietà di cui parlavo poco fa si va a stemperare in una ripetizione un po' fine a se stessa. Ma stiamo, sul serio, parlando di dettagli: ce ne fossero di dischi come Songs For Eternal Lovers (per altro, che bel titolo!).
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