L’emo è una brutta bestia. Se anche qui da noi non si sono avuti fenomeni intensi come negli USA, dove le radio dei college sembra facessero a gara nel proporre l’ennesimo cuore (spezzato o meno) in musica, non si può negare che la sua influenza sia stata comunque sentita in ambito punk e non. Punk che, mai come adesso, mi sembra un termine vuoto, castrato definitivamente di ogni connotato tematico potesse essergli avanzato in questi anni, e privato della maggior parte delle sue prerogative stilistiche. Sarà forse per questo che i nostrani The Miles Apart si definiscono, in maniera più precisa, indie emo rock, etichetta dagli accostamenti più consoni.
Questo loro “Arm me for Sunday” si colloca per intero nel solco della giovane tradizione del genere, avvalendosi della decennale esperienza dei membri sotto il nome di Eversor. I risultati sono infatti di una professionalità evidente, curati, precisi, davvero lodevoli. Scrittura risaputa e molto statunitense, certo non è sull’originalità che questo disco gioca le sue carte, quanto su melodie piacenti e pop, su brani di facile ascolto e di bella presenza (“Postcards and promenades”, “Waiting”). La durata contenuta giova poi alla resa complessiva.
Al termine di ripetuti ascolti non si può che constatare la qualità di questo episodio. Sembra fatto negli States, e questo vuole essere un complimento a tutte le persone coinvolte nella sua realizzazione. Sono certo che i fan dell’emo più melodico non resteranno delusi da questo ascolto per loro assolutamente doveroso.
---
La recensione Arm Me For Sunday di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-05-26 00:00:00
COMMENTI