Famaran Prog-Jet Realtà Surreale 2021 - Rock, Progressive, Hard Rock

Realtà Surreale precedente precedente

Un complesso concept progressive rock che rischia di perdersi sulla qualità dei suoni

Realtà Surreale è un album che arriva dal passato, un gruppo di canzoni scritte negli anni ’90 da Fabio Mariani e successivamente riordinato e risistemato con qualche aggiustamento nei testi per incasellarsi nella più classica forma del concept album progressi prog: 15 tracce, dai due agli oltre dieci minuti, per raccontare una storia di critica sociale dalle tinte fiabesche, di viaggi e sogni, con un sound che richiama il progressive anni ‘70, quello britannico e naturalmente anche quello italiano (in qualche momento si pensa con piacere ai Pooh di Parsifal), ma con un’iniezione hard rock/heavy-metal che rimanda ad una scuola prog più e recente.

Il racconto è coerente e ben strutturato sia dal punto di vista lirico che musicale, Mariani fa tutto da solo e ci mette pagine e pagine di testo, arpeggi e assoli, galoppate ritmiche, tappeti di tastiera e flauti, con qualche ottima costruzione melodica, sia nei passaggi strumentali più concitati che nelle linee vocali più placide (Odissea, Realtà Surreale. Purtroppo per sostenere una struttura compositiva di questo tipo ci vorrebbe un suono più sfaccettato e personale di quello garantito da questa registrazione quasi in solitaria: tastiere monotone, batterie poco convincente e persino la chitarra, sicuramente l’elemento più curato insieme alla voce, sono un po’ fiacca nei passaggi più distorti.

Mantenere l’attenzione per oltre un’ora di musica e non perdersi nella monotonia dei suoni può risultare ostico; aiuta la curiosità per l’evolversi della trama ma, alla fine, anche l’immaginifica riflessione sui mali del mondo moderno e sulla necessità di un ritorno alla natura non riesce a non sfociare nella retorica. La scrittura è del tipo che può sicuramente piacere agli appassionati del linguaggio progressive, stratificata e ricca di pathos, ma per mettere a punto un prodotto completamente all’altezza delle ambizioni che ci sono dietro serve un processo di assemblamento diverso.

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La recensione Realtà Surreale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-02-02 18:51:00

COMMENTI (6)

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  • Famaran 2 anni fa Rispondi

    @DishonestJohn, ciao. Non preoccuparti e grazie per la disponibilità. Sì, mi ritrovo nello spirito generale della recensione perché gli aspetti buoni dell'opera sono stati messi in risalto e quelli meno buoni descritti usando toni molto garbati. Ho notato che questa è una filosofia e un modus operandi che caratterizza Rockit, l'ho notato leggendo altre recensioni, per questo mi piace molto il vostro servizio. Le tue gentili parole e la recensione stessa mi spingeranno a fare di meglio per i miei lavori futuri. Grazie mille per gli auguri che gradisco molto e come si dice 'crepi il lupo!!!' Buona giornata e buon lavoro a tutto lo staff. Famaran

  • DishonestJohn 2 anni fa Rispondi

    Ciao @Famaran, le sviste sono colpa mia, mi spiace, ora dovrebbe essere tutto apposto. Sono contento che comunque ti ritrovi nello spirito generale della recensione, approfitto per farti un grosso in bocca al lupo per i tuoi prossimi lavori

  • Famaran 2 anni fa Rispondi

    @ClaudiaM ciao, grazie mille per la risposta e non dovete scusarvi di nulla, può succedere. So che avete molto lavoro e molte richieste. Riguardo ai testi infatti mi pare che non avevo specificato nulla, ma avevo scritto solo che i brani erano stati ritoccati, rimaneggiati, ma intendevo nel contesto musicale e degli arrangiamenti. Grazie a voi. Famaran

  • ClaudiaM 2 anni fa Rispondi

    @Famaran ciao!
    Grazie per le segnalazioni, perdonaci: riferiamo e correggiamo tutto.
    Dalla redazione di Rockit

  • Famaran 2 anni fa Rispondi

    Ho dimenticato di specificare l'autore e il disco. Si tratta della mia one man band 'Famaran Prog-Jet' e l'album è Realtà Surreale. Grazie ancora.

  • Famaran 2 anni fa Rispondi

    Ciao Sergio Sciambra, grazie per la tua recensione equilibrata e condivisibile, che ha saputo mettere in primo piano i lati buoni del mio disco. Volevo però segnalare due inesattezze, giusto per informare gli utenti che eventualmente potrebbero venire a conoscenza dell'album. Le tracce sono 15 e non 5. Per quanto riguarda i testi invece, non sono nuovi ma sono gli stessi degli anni '90. Li ho soltanto rimaneggiati modificando alcune parole e al massimo qualche frase, per migliorarne alcuni aspetti. L'unico testo che ho praticamente riscritto è quello della traccia 6, 'Non puoi negare l'evidenza', che tra l'altro era intitolata 'Ipocrisia'. Grazie ancora a tutto lo staff. :)